Ormai ero abituata a sentirmi spesso domandare: “…cosa fa esattamente un matematico?”

Ormai ero abituata a sentirmi spesso domandare: “...cosa fa esattamente un matematico?” Perché effettivamente per la maggior parte delle persone, la matematica già a livello scolastico è piuttosto complicata, ci sarà mai qualcuno che come lavoro decide di renderla ancora più complicata? Ebbene sì, anzi, in realtà, più si va avanti con gli studi e più ci si rende conto di quanto non si sa, di quanto sia complicata molto più di quello che ci appariva già a scuola e che la favola che ci raccontano che più studi e più ti è chiara, in fin dei conti, è una bella bugia. Un matematico sa che sono sempre di più i dubbi e le volte che commette errori, fa parte del suo lavoro. E la matematica significa comunità, anche se tutti immaginiamo i matematici come figure solitarie. I congressi di matematici sono congressi piuttosto bizzarri, ma è proprio lì che nascono le idee migliori, ci si confronta e non si ha paura di osare. Gli anni del dottorato in matematica ad Oxford, nel di Post-Dottoranda nell’ ICTP di Trieste, nella specializzazione di geometria algebrica, è stata per me una bellissima scuola di vita sono stati forse per ora gli anni più avvincenti della mia vita, seppur avvolti in una perenne frustrazione del “non sapere”, del “non poter risolvere”, dell’aver pazienza che arrivasse un’idea, l’idea giusta. E’ stata questa poi l’impostazione, questo modus operandi che mi ha permesso di conquistare un record del mondo nel ciclismo, esattamente ho stabilito il record del mondo dell’ora in pista percorrendo 48,007 km in un’ora su una bici in un velodromo. Le conoscenze in meccanica dei fluidi, la capacità di saper leggere i calcoli sugli studi aerodinamici hanno fatto sì che alcuni sforzi a cui ero sottoposta fossero quantomeno giustificati dalla scienza e mi ha permesso di avere una marcia in più rispetto atleti ben più esperti di me. La strutturazione di un progetto complesso, suddiviso in tanti piccoli passi, l’uno consequenziale all’altro, la frustrazione del non sapere se fosse la strada giusta, il tentare nuove strade, il coraggio di osare, sono tutte cose che in fondo mi ha insegnato la matematica.