“Closing the loop”. Ecco perché il titolo della mia tesi di dottorato è valido ancora oggi

Non avevo un’idea precisa di cosa avrei voluto fare da grande. Per attitudine personale e impegno nello studio, ottenevo buoni risultati sia nelle materie letterarie che scientifiche e non era facile capire che indirizzo prendere all’università.

La mia fortuna è stata quella di incontrare persone speciali in momenti chiave della mia vita professionale. Determinante per la mia scelta di iscrivermi alla facoltà di Biologia fu una brillante professoressa di scienze dell’ultimo anno di liceo.

Subito dopo la laurea, si è rivelato poi fondamentale l’incontro con un’altra persona speciale, il prof Riccardo Cortese, scienziato di fama internazionale che aveva appena iniziato la sua esperienza come direttore dell’Istituto di Ricerche di Biologia Molecolare nato solo pochi mesi prima a Pomezia (Roma).

Acuto uomo di scienza e poi imprenditore, il prof. Cortese capì subito quanto fosse importante investire sulla formazione dei giovani scienziati e creare sinergie tra il settore privato e quello accademico. Il Dottorato di Ricerca sembrava lo strumento più adatto per farlo. Fu così che insieme a molti talentuosi scienziati, ora ben avviati nel settore farmaceutico o accademico, iniziai il mio Dottorato che prevedeva formazione e corsi all’università e, al tempo stesso, la possibilità di essere protagonisti di un progetto di ricerca traslazionale unica in Italia e con una forte componente internazionale presso l’Istituto di Ricerche di Biologia Molecolare.

Quell’esperienza ha orientato e segnato la mia carriera portandomi a proseguire la formazione in Francia (un dottorato e’ spesso seguito da un periodo da “post doc” all’estero) e poi ad iniziare un percorso focalizzato sullo studio della risposta immunitaria contro malattie infettive virali e sullo sviluppo di vaccini innovativi come co-fondatrice di aziende biotech.

Forse non a caso quando ho presentato la mia tesi di dottorato in inglese l’ho intitolata “Closing the loop”. Al di là del significato scientifico di allora, “chiudere il cerchio” per me ha voluto dire completare la formazione e la ricerca anche al di fuori delle aule e dei laboratori accademici, coniugare la ricerca di base con quella traslazionale e applicata riuscendo a creare valore per il Paese nel quale ho studiato e impegnato tutte le mie energie sin dal primo giorno di scuola.