Proposta normativa della Società Italiana del Dottorato di Ricerca per l’accesso diretto all’iscrizione all’albo dei Biologi dei dottori di ricerca in Biologia, senza dover sostenere l’esame di abilitazione

On. Ministro dell’Università e della Ricerca

Prof. Gaetano Manfredi

 

On. Ministro della Salute

Dott. Roberto Speranza

 

Ill.mo Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi

Dott. Vincenzo D’Anna

 

la Società Italiana del Dottorato di Ricerca (“SIDRI” o la “Società”) è un’associazione no profit, tra le più rappresentative a livello nazionale ed europeo, che promuove il miglioramento dello status quo di coloro che hanno svolto il dottorato di ricerca, quale più alto livello di istruzione e di formazione previsto dal nostro ordinamento accademico.

La mission di SIDRI è, infatti, quella di mettere a disposizione del Paese la formazione di eccellenza e le competenze di alto profilo acquisite dai dottori di ricerca e dai ricercatori italiani, con l’obiettivo ultimo e ambizioso di rafforzare la classe dirigente italiana.

Nel portare avanti siffatto progetto, la Società in discorso si propone come interlocutore efficace e proattivo in Italia dei dottorandi e dei dottori di ricerca.

In tal senso, SIDRI intende partecipare al dibattito istituzionale italiano in relazione alla valorizzazione del titolo di dottore di ricerca con lo scopo di garantire il pieno adeguamento dell’Italia alla Carta europea dei ricercatori ed ottenere un riconoscimento pratico del loro percorso professionale nelle Università e negli Istituti di formazione, di ricerca avanzata e di eccellenza, in ambito nazionale ed internazionale.

Qualora adeguatamente impiegati e valorizzati – come già accade in altri Paesi ad economia e tecnologia avanzate, nonché di recente industrializzazione, dove lavorano molti  ricercatori italiani – i dottori di ricerca sono in grado di incrementare la competitività e la produttività delle aziende, sia pubbliche che private, oltre che del sistema pubblico di istruzione e ricerca.

Sulla base delle istanze pervenute dai dottori di ricerca, SIDRI ha individuato alcune proposte concrete, sostenibili e realizzabili che hanno l’obiettivo di coinvolgere i dottori di ricerca nel sistema economico nazionale, anche con il proposito di arginare la fuga all’estero di risorse con elevato grado di formazione, sulle quali il Paese ha investito anni di formazione specialistica.

Affinché i dottori di ricerca possano realmente esprimere il proprio potenziale e rappresentare un’importante risorsa per l’Italia, SIDRI ritiene opportuno formulare una serie di proposte chiedendo, al contempo, un’occasione di confronto, anche previa audizione, al fine di porre in essere tutte le azioni che risultino condivise.

La promozione delle eccellenze da parte di SIDRI e la missione di evidenziare, nei diversi contesti istituzionali, il ruolo e le potenzialità dei dottori di ricerca, ci porta inevitabilmente ad intraprendere continue azioni di incoraggiamento delle istituzioni verso l’adozione di riforme importanti mirate ad eliminare posizioni e situazioni di non conformità.

A tale proposito vorremmo segnalare ed, eventualmente, aprire una discussione in merito, la delicata questione dell’accesso diretto all’iscrizione all’albo dei Biologi dei dottori di ricerca in Biologia, senza dover sostenere l’esame di abilitazione.

Premesso che:

  • l’Ordine, di concerto con il Ministero della Salute, è continuamente impegnato a studiare percorsi normativi che consentano, a chi è già da anni occupato in attività di ricerca e di tipo professionale, l’iscrizione all’Albo in maniera compatibile con l’impegno lavorativo;
  • il MIUR, con nota prot. 0054835-13/11/2018-DGPROF-MDS-A, ha già precedentemente autorizzato i ricercatori a tempo indeterminato (art. 6, comma 4, della legge 240/2010) e a tempo determinato (art. 24, comma 1, della legge 240/2010) all’iscrizione all’albo, prescindendo dall’esame di abilitazione;

Chiediamo

pertanto, che nel nuovo sistema di iscrizione, di cui si discute ormai da tempo e che a momenti sarà regolamentato, sia garantito l’accesso diretto per i dottori di ricerca all’albo dei biologi, senza dover sostenere alcun esame.

Cogliamo l’occasione, inoltre, per invitarVi a considerare che il titolo del Dottorato fatica ancora ad essere utilizzato dal tessuto produttivo nazionale. In particolare, questo titolo accademico non riceve alcuna menzione negli elenchi pubblici dell’ordine professionale di appartenenza. Non da ultimo, il titolo di Dottore di ricerca non viene percepito come una forma di specializzazione di alto profilo.

È nostra premura e volontà far sì che il nostro Paese non sprechi e non perda l’importante opportunità di utilizzare al meglio il contributo metodologico e scientifico dei dottori di ricerca, come potrebbe già avvenire nell’ambito delle professioni ordinistiche.

Per quanto attiene, nello specifico, all’ordine dei Biologi, il riconoscimento, a favore dei dottori di ricerca, della possibilità di immediata iscrizione all’albo senza avere previamente svolto l’esame abilitante, garantirebbe all’Ordine stesso delle risorse di indiscusso valore ed elevato profilo. Questo, soprattutto in considerazione del fatto che le competenze acquisite dai dottori di ricerca avrebbero un valore importantissimo nello svolgimento della professione di biologo che, per indagare la “vita”, non può prescindere dagli strumenti della ricerca e dall’attitudine alla stessa.

Riteniamo che la proposta di SIDRI si colloca perfettamente nello scenario delineato dal DDL n. 2751 recante “Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti” presentato alla Camera dei Deputati il 27 ottobre 2020, Disegno di Legge che si colloca nel solco della disposizione di cui all’articolo 102 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 («Cura Italia»), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27. Pertanto, proprio come più volto sottolineato nella Relazione al Disegno di Legge n. 2751 in discorso, le “nuove esigenze sanitarie, culturali, economiche, produttive e sociali del Paese” inducono ad una più immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mondo del lavoro già dopo l’esame conclusivo del corso di laurea. In linea con la ratio della norma in esame e con l’espressa previsione di disciplinare, con regolamento governativo di delegificazione, ex articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, l’attribuzione del valore abilitante, inter alia, alla laurea in biologia, si ritiene vieppiù opportuno (e forse doveroso) attribuire lo stesso valore abilitante al dottorato di ricerca in discipline di indole biologica.

Con la presente lettera, pertanto, SIDRI auspica vivamente che, in questo momento di profonda riflessione che coinvolge tutta la società e tutte le sfere della vita umana, possano trovare condivisione le nostre richieste, le quali sono finalizzate ad attribuire la giusta e meritata dignità al titolo accademico di dottore di ricerca.

A tal proposito, si coglie l’occasione per rappresentare che SIDRI, oltre alla promozione di azioni finalizzate alla valorizzazione del titolo di dottore di ricerca in ambito universitario e nella pubblica amministrazione, ha in cantiere diverse proposte e iniziative volte al rafforzamento della sinergia fra mondo accademico e aziendale, con lo scopo di favorire l’incontro fra la domanda di figure altamente specializzate da parte delle imprese e la platea dei dottori di ricerca.

Dunque, auspichiamo la possibilità di accoglimento delle suddette proposte, per le quali ci rendiamo disponibili ad un dialogo sulle tematiche esposte, nelle sedi istituzionali che riterrete più opportune.

Vi preghiamo, Signori, di accogliere i nostri distinti saluti

 

Società Italiana Italiana del Dottorato di Ricerca

Area tematica Professioni